Non disperate della vita, senza dubbio avete forza sufficiente a superare gli ostacoliHenry David Thoreau.

Sofferenze, ostacoli, negatività sono i misteri umani per eccellenza proprio perché non riusciamo a comprenderli e a volte non sappiamo come affrontarli. Nessuno vuole difficoltà o problemi, anzi l’idea comune è che si debbano sradicare o tenere lontani, organizzando la vita in modo che non diano fastidio. Ma le sfide che più suscitano preoccupazione e verso le quali impieghiamo tempo, energia, nel tentativo di evitarle, in realtà sono preziose perché forniscono un mezzo disponibile per tirar fuori il meglio di noi stessi, per diventare individui più forti, determinati e ottimisti. Ovviamente la prospettiva non è quella di averne bisogno, bensì rimanda ad una sorta di autogestione quando si presentano senza compromettere il raggiungimento di un obiettivo che ci siamo prefissati. Quando tutto va bene è naturale che preferiamo concentrarci su gioia, felicità, spensieratezza, ma sappiamo tutti molto bene che simili emozioni sono delle condizioni non permanenti in quanto la realtà ci riporta con entrambi i piedi ben piantati per terra trasformando l’amore in disperazione, la ricchezza in povertà, l’armonia in conflitto, la salute in malattia, la pace in discordia. La verità è che siamo condizionati in diversi modi, di solito sin dall’infanzia, a reagire a problemi e difficoltà in modo negativo, a considerarli come disgrazie da scansare ad ogni costo, e poiché continuano inesorabilmente a presentarsi senza interruzione, lo stesso succede con la nostra reazione negativa la cui ovvia conseguenza è che nella nostra mente gli ostacoli vengano associati ad ansia e preoccupazione.

Forse la chiave per sbloccare questa situazione è vederla per com’è realmente: non è tanto il problema in sé che genera sofferenza, quanto la nostra reazione ad esso. Potrebbe sembrare una sottigliezza ma è invece così importante, che una volta compresa appieno può stravolgere la nostra vita intera. Non esiste una protezione perfetta da poter erigere per difenderci dalle tensioni e dalle pressioni proprie dell’umanità, come nulla possono lo stato sociale, ricchezza, successo o potere, perché la prosperità materiale può cambiare le circostanze superficiali. Certo tali circostanze non fanno soffrire la fame, il freddo, ma fondamentalmente non cambiano l’essenza profonda della condizione umana. In questo senso siamo tutti sulla stessa barca. Una vita senza problemi non esiste. L’attuale serie dei medesimi sarà sostituita dalla prossima, e così via. Essi fanno parte integrante della vita, ci mettono alla prova, ma con il loro superamento diveniamo sempre più forti per affrontare altre difficoltà. Se ci arrendiamo o ci riteniamo incapaci di vincere, la nostra debolezza si accentua e ci fa dei vinti.

GLI OSTACOLI SONO NECESSARI?

Col mare tranquillo chiunque è pilotaSeneca.

Finché tutto va liscio, tutto sembra andare bene. I problemi iniziano quando c’è contrasto o vi è chi vuol approfittare a proprio favore della bontà altrui. Le difficoltà sono come i gradini di una scala: ci obbligano a trarre da noi stessi le forze per superarli. In questo modo quello che abbiamo dentro non perdura più nell’inerzia ma è vincolato ad uscire fuori, ad affinarsi. Come comportarsi allora? Ostacoli e contrarietà sono fattori assolutamente necessari per l’evoluzione, ed è per questo che nella vita le cose non vanno sempre lisce. Abbiamo bisogno di doti particolari quali la calma, la pazienza, il coraggio, l’intelligenza, la volontà, e tanto altro. Essi sono la particolare carica che fanno di noi degli esseri consapevoli e capaci di superare gli ostacoli a patto però che si riesca ad attivare la superiorità di certe energie, di certi valori, di ciò che vale su ciò che non lo è, di ciò che dura, su ciò che è effimero rispetto ad altre cose. È necessario un allenamento consistente nella ripetizione di più e più volte del percorso, con gradualità e costanza. Perdite, malattie, dispiaceri, dolori di ogni genere sono i pali da saltare. Senza questi, la volontà non si potenzierebbe mai. Se non esistesse questo percorso pieno di difficoltà da superare, tutte le nostre capacità rimarrebbero latenti e non espresse. 

PERÒ……ATTENZIONE

Anche se gli ostacoli sono posti davanti a noi perché siano superati, e per farlo siamo forzati a trarre fuori le energie latenti ed affinare le capacità che abbiamo già sviluppate, vi sono altri ostacoli che, all’opposto, si azionano come dei limiti provvidenziali interposti a segnare il nostro percorso obbligato e i termini per non farci deviare. Queste barriere sono quelle da non superare perché dietro vi sarebbe il burrone. A fronte di ciò dovrebbe venire in soccorso la ragione che, come una brava guida, indicherebbe il modo migliore per attraversare quel burrone, ed orientarci verso una piccola deviazione per trovare un ponte. Compito della ragione è trovarlo, senza perdere di vista la direzione complessiva. Quando nulla si riesce a fare per quanti sforzi si compiano, dobbiamo comprendere che è inutile insistere, perché quella non è la nostra direzione. Queste chiusure provvidenziali presentano un vantaggio: ci avvertono che non è quella la nostra strada e dobbiamo cercarne un’altra.

Ciò avviene in particolar modo per le cose essenziali della vita: professione lavorativa, il matrimonio, la famiglia, la salute. Queste sono le colonne su cui si basa tutta la nostra esistenza, le nostre tappe e di certo non possono essere affidate a circostanze fortuite. Solo guardando in retrospettiva, dopo molto tempo, si può capire il tipo di cammino intrapreso e comprendere di ciò che è stato giusto e provvidenziale per noi senza recarci alcun danno. A volte le sofferenze si mostrano come una sorta di correttivo salutare e funzionano da barriere per impedirci di precipitare in un baratro, ma dipende solo da noi elevarci al punto giusto di osservazione dato da una visione serena della nostra vita per dare il meglio di noi.

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