Gli animali d’affezione, ossia da compagnia, hanno acquistato un’importanza sempre crescente nella vita quotidiana di moltissimi di noi, determinando così una trasformazione del significato stesso della relazione tra noi esseri umani e loro. Essi, ed in particolar modo determinate specie presenti da sempre nella nostra vita, sino a qualche decennio fa erano considerati solo per le loro utilità: i cani come custodi della casa o collaboratori nella pastorizia; i bovini per il latte, la carne, e così via per tutte le specie animali domesticate. Oggi gli animali domestici si sono conquistati un ruolo di privilegio nelle relazioni affettive e, a differenza che nel passato, soprattutto in città e nelle campagne, svolgono in tanti casi una funzione sostitutiva nella sfera degli affetti: pensiamo alle coppie senza figli, agli anziani soli e via dicendo. Milioni di cani e gatti, uccelli, conigli, furetti e via e via, vivono nelle nostre case e sappiamo che uno o più animali d’affezione sono presenti in circa la metà delle famiglie di questo Paese. La primaria conseguenza della presenza degli animali nelle case e nella vita affettiva degli umani è una presa di coscienza e un’accresciuta consapevolezza che la distanza tra umani e animali non è così grande. Questa distanza è percepita come meno netta di un tempo, e quest’accresciuta consapevolezza ha sì mutato lo sguardo di noi umani almeno nei riguardi degli animali d’affezione, anche se si persevera nel dare per scontato ciò che scontato non è, convergendo nella non consapevolezza che a sua volta dovrebbe suggerire un’ansia di conoscenza e di superamento sul piano della relazione con gli stessi, special modo con le specie che per tradizione sono più vicine a noi, e che a conti fatti, presumiamo di sapere come trattarli o di essere in grado di rispondere alle loro esigenze sia materiali sia psicologiche. Se è ineludibile che da millenni gatti e cani sono presenti, a vario titolo, nella nostra vita, non per questo sappiamo davvero come dobbiamo atteggiarci nei loro confronti. Gli animali hanno esigenze tutt’altro che ovvie e di facile intuizione in relazione alla varietà e complessità della loro natura sia biologica che psicologica, la cui precisazione viene accertata e precisata da costanti studi scientifici. A tali bisogni ci si assume la responsabilità che si deve essere ben coscienti delle aspettative che noi stessi nutriamo verso gli animali che accogliamo nella nostra vita. Senza tali consapevolezze è poco probabile che si instauri un rapporto autenticamente rispettoso della loro personalità, tenendo conto, inoltre, che i medesimi vengono inseriti, per nostra volontà, nel nostro sistema relazionale come singoli tra la collettività. Gli animali da compagnia sono la nostra più grande passione. Negli ultimi trent’anni la loro presenza è cresciuta esponenzialmente trasformandosi in un fenomeno sociale. Da tempo immemore l’uomo condivide con loro spazi, tempi, luoghi, abitudini di vita, ma anche sentimenti ed emozioni. Il legame che attualmente intercorre tra noi e gli animali rappresenta uno dei più forti e profondi rapporti che si conoscano, promuovendo al tempo stesso l’immensa opportunità di incentivare il nostro benessere complessivo.

La relazione con gli animali da compagnia

La presenza di un animale suscita nelle persone in genere un’attenzione tutta particolare e un gran numero di emozioni diverse: dalla meraviglia, alla gioia, alla paura. Nella maggior parte di noi innesca un evidente processo di focalizzazione che, pur con differenze da individuo a individuo, ci porta ad essere attratti, affascinati, ad acquisire maggiore tendenza a esprimere emozioni (la cui natura dipende dalla persona e dalla specie incontrata), una più spiccata libertà espressiva, aumento dell’interesse e degli orientamenti conoscitivi (accrescendo la capacità di focalizzare l’attenzione). Chi di noi, magari da bambino, non ha amato talora visceralmente, un cane, un gatto, e quante non sono le persone anziane, sole, che vi convivono prendendosene cura con dedizione come fossero proprie creature? Oggi poi è di moda una nuova forma d’intervento psicologico rivolto a persone con disabilità: l’ippoterapia, cioè la terapia attuata per mezzo della cura e dell’uso del cavallo. E sembra offrire ottimi risultati! Ad essere riscoperto, insomma, è un’antica modalità di rapporto uomo-animale rinvenendo in essa motivi autenticamente terapeutici. I nostri amici animali ci insegnano la lealtà, la pazienza, il rispetto ed il perdono. Ci offrono affetto, compagnia e protezione ed hanno effetti più che positivi sulla nostra mente e sulla nostra qualità della vita. Inoltre un cane e un gatto sono sempre un’ottima scusa per giocare e combattere uno stile di vita eccessivamente sedentario. Gli animali sono un toccasana anche per la salute dei più piccoli. Secondo gli esperti i bambini cresciuti con cani e gatti presentano un sistema immunitario più forte rispetto ai loro coetanei e inoltre riducono le possibilità di sviluppare forme di allergia e rischi di asma. Ovviamente è fondamentale verificare eventuali allergie dei più piccoli prima di esporli alla presenza degli animali domestici. E inoltre è bene seguire delle regole di igiene in casa – dal semplice spazzolare gli animali al passare l’aspirapolvere – in modo da evitare che possano emergere allergie impreviste.

I nostri supereroi

Perché amo gli animali? Perché sono una di loro. Perché io sono la cifra indecifrabile dell’erba, il panico del cervo che scappa, sono il tuo oceano grande e sono il più piccolo degli insetti. E conosco tutte le tue creature: sono perfette in questo amore che corre sulla terra per arrivare a te” (Alda Merini).

Tutti gli animali sono esseri eccezionali, speciali, unici, dei veri e propri supereroi.  Sono innocenti, meravigliosi, guidati dalla forza che governa ogni essere vivente. Chiunque abbia o abbia avuto un animale domestico sa quanto amore possono donarci queste creature. Compagni leali, confidenti fedeli che non giudicano e sempre affettuosi. Alla fine in parole semplici, vivere, giocare, con il proprio animale da compagnia presenta una forte valenza affettiva con importanti risvolti positivi, a livello dell’empatia, alla propensione al contatto fisico ed al buonumore, maggiore sicurezza ed un approccio aperto e disteso con il prossimo. Giocare con il proprio animale ci libera da una quantità enorme di stress, permette a tutte quelle persone che non hanno mai potuto sentirsi veramente bambini di tornarvici per alcuni istanti, senza correre alcun rischio.

Non fuggite da un’esperienza così speciale, la gioia sarà intensa, di equilibrio e armonia! 

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