Si parla molto di innovazione, la difficoltà sta però nel praticarla, nel realizzarla, nel tramutarla in una dimensione effettiva, nel tradurla in una struttura, forma di pensiero che abbia degli effetti concretamente osservabili e misurabili. La storia dell’uomo fin dagli albori si è sviluppata attorno a questo impegnativo e delicato concetto: (INNOVAZIONE). Dall’invenzione della ruota, a quella del motore a scoppio, all’uso di caratteri mobili, alla prepotente diffusione del lavoro in fabbrica determinato dalla catena di montaggio, fino l’innovazione tecnologica…, sono tutti processi dettati da pensieri innovativi che hanno agito nella storia, accelerando fatti, eventi, processi. Comprendere le dinamiche che generano l’innovazione vuol dire considerare che il successo di un’idea, di un’intuizione è l’elemento portante di dinamica sociale che si interconnette nei rapporti fluidi di accesso alla realtà. La motivazione è il carburante per la nostra creatività, ossia la capacità cognitiva della mente umana di inventare idee o cose nuove e diverse per produrre risultati concreti e soluzioni efficaci. La creatività è l’associazione di idee, è il ricordare, il percepire, è il pensiero analogico, è il cercare la soluzione ad un problema strutturato, è la critica autoriflessiva che implica non solo la dimensione cognitiva (GENERAZIONE DI NUOVE IDEE), ma anche la motivazione, l’emozione, ed è strettamente connessa al contesto culturale ed elementi della personalità. La creatività non consiste dunque nel mettersi seduti e aspettare che arrivi l’idea geniale: occorre coltivarla.    Essere originali non equivale ad essere creativi, si può parlare di creatività solo quando ciò che si crea aggiunge valore a qualcosa: in altre parole quando è utile. Creare è inutile se il risultato dell’atto creativo non serve a nulla. La creatività può divenire un’abilità che si può sviluppare e può essere alla portata di tutti, ma occorre sapere dove cercarla e come svilupparla. Impariamo a pensare in modo creativo: se ci abituiamo ad usare l’intelligenza creativa ci renderemo conto di essere più o meno portati nel fare questa o quella cosa. Per attuare ciò è importante accingersi ad impiegare l’osservazione come stile di vita e poco a poco riusciremo ad oltrepassare i nostri limiti. Chi rimane intrappolato in vecchie idee preconcette non sarà mai capace di crescere, cambiare, di abbracciare un nuovo sistema: un’idea creativa diventa un’idea sorprendente, di valore, solo se la si lascia fluire in modo libero. Ovviamente dobbiamo riporre una piena fiducia in noi stessi, nelle nostre capacità. Dedichiamoci a ciò che ci appassiona e ci risulterà molto più facile essere creativi, accettare le critiche e raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti superando qualsiasi paura di fallire. Se quello che facciamo ci entusiasma non ci saranno timori che ci potranno fermare. Se crediamo nelle nostre idee e lottiamo per esse la ricompensa si avvicina con ogni momento che passa. Se non ci siamo mai dedicati alla creatività e stiamo iniziando adesso, dobbiamo sapere che è normale che le idee che ci verranno non abbiano successo nell’immediato. Ma c’è un lato positivo: prima inizieremo e prima perfezioneremo il nostro modo di pensare, la nostra immaginazione, ed otterremo la ricompensa che rincorriamo.

DIFFIDA DEI SENTIERI SENZA OSTACOLI

Il cambiamento non può essere evitato. Il cambiamento fornisce le opportunità per le innovazioni. Ti dà la possibilità di dimostrare la tua creatività”. (Keshavan Nair)

Ogni nostra azione è guidata da una domanda, da un’intuizione orientata a superare ostacoli e per proiettarsi al di là di essi. Prendere coscienza del fatto che siamo anche noi muniti di perspicacia e capaci di sentire e apprendere le cose, ci aiuta ad essere sulla buona strada per ottenere la libertà mentale necessaria per affrontare la vita con serenità. Una vita tranquilla non è una vita senza ostacoli, ed una delle verità più difficili da digerire per l’uomo è che la vita è dura! L’esistenza è una strada disseminata di insidie, dolori, gioie e questa è una legge che riguarda la dualità alla quale ogni essere umano è sottoposto. Per avanzare è necessario identificare gli ostacoli che ci impediscono di progredire, di accettarli tramite la consapevolezza di ciò che accade. La vita è una pratica, la nostra stessa pratica. Come per ogni percorso evolutivo ci sono numerosi sforzi da fare, porte da aprire, da chiudere, soglie di coscienza da oltrepassare. L’essenziale durante questi percorsi è continuare ad avanzare e prendere coscienza delle proprie potenzialità valorizzandole.   La vita è un lungo fenomeno di maturazione, proprio come l’intuizione che può svilupparsi prendere la sua interezza solo negli individui che si accettano. Noi capaci di vivere con le nostre mancanze, di accoglierle e di provare non tanto a cambiarci radicalmente (CHI LO POTREBBE FARE?), dobbiamo tentare di tendere verso un perfezionamento e un’armonia risiedente in noi stessi e che, logicamente, si ripercuote verso l’esterno. L’esistenza è sinonimo di crescita, di progresso, di evoluzione, di dinamismo, e non di inerzia, di immobilismo, di attesa, di trinceramento o di ripiegamento. L’opportunità di proseguire in modo fluido ci è offerta sia dall’intuizione che è la porta che ci direziona verso la nostra vera essenza, sia dalla creatività che supportata da una vera cultura dell’innovazione ci conduce verso un necessario e vivace auto-rinnovamento. Da questi vettori di cambiamento traiamo spunto per avere una predizione sul futuro e, non ultimo, per costruirlo.

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