Probabilmente siete consapevoli del fatto che la maniera in cui attualmente conducete la vostra esistenza non è ottimale, che ci sono delle cose che non vanno, che avete perso delle opportunità, che possedete dei talenti che non utilizzate come vorreste: in altre parole siete dei semplici spettatori della vita degli altri, e non piloti della vostra vita. Analizzare e scoprire l’illimitatezza delle vostre risorse, articolarle secondo le situazioni e le vostre ambizioni, elaborare una sceneggiatura di successo dove voi siete i protagonisti principali e, infine, realizzarla progressivamente sarebbe un meraviglioso progetto da perpetrare. Tutto ciò, beninteso, senza rinchiudervi dentro una torre d’avorio, prendendo in considerazione la realtà nella quale vivete, il vostro ambiente umano e sociale. Sarebbe illusorio e pericoloso immaginare di avere il potere di cambiare il mondo, ma risulterebbe ugualmente assurdo credere di non poter cambiare nulla. È anche agendo sul nostro ambiente che riusciamo, mantenendo immutata qualche sana abitudine, ad inventare noi stessi. L’uomo può scoprire se stesso se conosce i propri limiti, se guarda nella propria interiorità. Non possiamo essere felici se non ci accettiamo con tutti i nostri limiti. Ciò non significa che non sia nostro dovere tentare di migliorarci, ma è proprio partendo dalla consapevolezza profonda della coscienza dei nostri limiti che possiamo tentare di superarli e migliorare la nostra esistenza ed il nostro essere sé stessi. Conoscere sé stessi significa scrutare nella propria interiorità, scoprire le proprie potenzialità creative. La creatività unisce aspetti diversi e complementari di sé, comprende emozioni, immagini inconsce. Essa porta alla luce, fa emergere emozioni, stati d’animo, sentimenti, momenti. Insomma, fa venir fuori l'”io” attuale, ma ognuno, deve seguire la voce della propria coscienza, del proprio tempo interiore, deve scoprire e seguire la propria natura, motivazioni ed attitudini per poterli integrare e valorizzare nelle proprie capacità e competenze. Alla base della competenza intersoggettiva troviamo l’empatia e le abilità, mentre nelle relazioni interpersonali troviamo la consapevolezza, la padronanza di sé, la conoscenza delle nostre potenzialità cognitive e creative. Come valore personale la creatività opera in particolare quando si inerisce non solo a livello esistenziale ma anche professionale in un’idea ispiratrice in virtù della quale si dà attivazione ad un’intelligenza critica e divergente mediante cui selezionare i messaggi e autenticare i valori che giovano all’uomo ad essere sé stesso aiutandolo a definire l’autoidentità.
SIETE MOLTO PIÙ RICCHI DI QUANTO CREDIATE
Il vostro potenziale creativo è praticamente infinito. Se la vostra creatività bussa ascoltatela che vi vuole parlare, d’altronde l’accento alla vostra vita potete metterlo voi, trovando i vostri talenti. Conquistare un’autonomia grazie alla quale percorrere con sicurezza il lungo itinerario che conduce alla formazione di un carattere creativo, permetterà il potersi accostare in modo realistico ai problemi, a rispondere con un atteggiamento di sfida alla complessità, di riuscire ad andare incontro al possibile e al nuovo, senza farsi impaurire dall’incerto. La creatività può farvi transitare nell’avventura dell’innovazione riuscendo a sconfiggere i danni che rendono la soggettività consumata, non autonoma ed intraprendente, impedendole di avventurarsi in modo produttivo nei territori del possibile. La creatività fa scoprire l’ispirazione intrinseca presente nell’universo, permettendo di far vivere la vostra immaginazione non limitata dalla paura, mantenendo un senso di discreta curiosità.
MA QUAL È LA NATURA DI QUESTO MISTERIOSO FENOMENO?
La creatività comprende qualcosa di più del semplice coinvolgimento in uno sforzo artistico, tutti ne parlano fino ad includere le attività più disparate, confondendola con la produzione di oggetti o con l’invenzione. A volte la si identifica con la genialità, con l’originalità, o con alcuni tratti del carattere o del comportamento. Così facendo è possibile generare una confusione tra la creatività umana e la capacità di trovare soluzioni innovative. La creatività non è né una cosa astratta né un tratto del carattere o un’abilità tecnica, o capacità che coinvolga una sola dimensione dell’essere umano (cognitiva, affettiva od organica). Non esiste una cosa chiamata creatività, esistono delle persone che in certi momenti della loro vita riescono a vivere esperienze creative. È la percezione creativa, la capacità di percepire, sentire, vedere, cogliere empiricamente l’essena dell’oggetto con cui si interagisce, è la vostra dimensione emozionale che coinvolge in tutto e per tutto il vostro sé. Come il vedere creativamente non è un vedere solo con gli occhi, così la capacità di rispondere creativamente non consiste in un rispondere solo a parole, ma con tutto se stesso. La risposta creativa è la conferma di una relazione empatica per cui il soggetto è riuscito ad entrare nel mondo dell’altro. Si tratta di una risposta emozionale profonda che può concretizzarsi in un’esperienza individuale, oppure in un atto formale (un dipinto, una scultura, una poesia). Per poter esprimere la vostra creatività dovete riuscire a concentrare la vostra attenzione, tutto il vostro sé unito e indivisibile (la mente, le emozioni, il corpo) sull’istante attuale, nello spazio ed oggetti presenti. Solo così è possibile vivere intensamente e profondamente l’esperienza di ciascun istante della vostra vita.
Se vogliamo essere creativi tutto ciò che dobbiamo fare è sviluppare un profondo senso dell’attenzione (Alden B. Dow).
La creatività è quella meravigliosa capacità di inventare, di produrre con libera fantasia, una sorta di forma mentis che ci rapporta alla realtà. La creatività assume una funzione particolarmente significativa in rapporto ai nostri processi cognitivi, come l’intuizione, la percezione, il pensiero analogico, la simulazione, l’associazione di idee, coinvolgendo anche l’orizzonte emotivo ed affettivo-emozionale della soggettività interiore, costituita da sentimenti, bisogni, emozioni, pulsioni, desideri e passioni. Ognuno di noi ha un’individualità irripetibile nel fluire del tempo, e nella profondità del nostro io risiedono forme a noi stessi sconosciute. Nella nostra soggettività sono connaturate quelle potenzialità che nel corso della nostra esistenza spesso rimangono nell’ombra, in uno stato oscuro, latente. Per dare un senso alla nostra vita è fondamentale riuscire ad esprimere le potenzialità connaturate nella nostra interiorità. Esteriorizzate le emozioni più profonde che segnano e scandiscono i colori della vostra anima. Vogliatevi bene e siate voi stessi nel rispetto della vita autentica e non dimenticatevi di far emergere la creatività che c’è in voi. Vi aiuterà a farvi esprimere ciò che siete (l’essere voi stessi), quale dimensione profonda e autentica del vostro io, del vostro mondo vitale. Quest’ultimo, in quanto vivo, autentico e dinamico, consente la messa in atto di intuizioni creative, connaturati nell’orizzonte della vostra soggettività in continua espansione.
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