Di solito l’empatia viene descritta come un’emozione vaga e piacevole. Per molte persone corrisponde alla comune gentilezza e alla sensibilità emotiva, all’essere teneri, premurosi verso gli altri. Ma l’empatia è molto di più: è un ideale capace di trasformare le nostre vite, e al contempo, sviluppare un sostanziale cambiamento sociale. L’empatia può procurare una vera e propria rivoluzione delle relazioni umane! MA COS’È ESATTAMENTE L’EMPATIA? E IN COSA CONSISTE IN PRATICA? Per prima cosa chiariamo il significato: “l’empatia è l’arte di mettersi nei panni degli latri a livello immaginativo, di capire i loro sentimenti e le loro prospettive, e di ricorrere a questa capacità di comprensione per guidare le proprie azioni”. (Baron-Cohen 2011).

L’empatia dunque non corrisponde alla regola etica della reciprocità che presuppone la buona prassi di fare agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te, poiché questo significherebbe che i propri interessi coincidano con quelli altrui.  George Bernard Shaw, nel suo caratteristico stile, sottolineò questo aspetto con una battuta: “non fare agli altri quello che vorresti fosse fatto a te – perché gli altri potrebbero avere inclinazioni diverse dalle tue”. Messa così l’empatia consiste proprio nello scoprire queste inclinazioni diverse.

La capacità empatica può svilupparsi e manifestarsi sotto diverse forme, classificate in base al grado e all’oggetto di condivisione e partecipazione con l’altro:

◼️ L’empatia positiva che individua la capacità di percepire e condividere i sentimenti di gioia e soddisfazione di qualcun altro, di lasciarsi contagiare dalla sua felicità;

◼️ L’empatia negativa che segnala l’incapacità e l’impossibilità di condividere sentimenti di gioia dell’altro, ciò accade, per esempio, se la situazione che ha creato tali sentimenti va a scontarsi con un’esperienza personale negativa oppure se in quel momento l’individuo sta provando forti emozioni contrastanti di rabbia, tristezza, timore;

◼️ L’empatia emozionale che pone un chiaro riferimento, all’opposto, alla capacità di comprendere in profondità le emozioni e gli stati d’animo altrui;

◼️ L’empatia comportamentale che indica la capacità di comprendere ed interpretare in modo corretto i comportamenti dell’altro. Sovente questa forma di empatia è alla base della comunicazione interculturale, ove è fondamentale prestare attenzione al modo di porsi degli altri e a non fraintendere le intenzioni;

◼️ L’empatia relazionale che, da ultima, è la capacità di identificare i rapporti che intercorrono tra le persone, rispetto alla sfera affettiva, sociale, eventuale gerarchia, appartenenza a sottogruppi e così via.

Praticare l’empatia nella vita di tutti i giorni

A chi non piace essere ascoltato? Desideriamo la presenza di un buon ascoltatore sia che siamo arrabbiati, tristi o gioiosi. Ciò riguarda anche le conversazioni quotidiane più insignificanti. Anche se tutti vorremmo essere ascoltati, la maggior parte di noi non è particolarmente brava a farlo. Ad essere onesti, siamo talmente concentrati su quello che vogliamo dire e su come ci sentiamo che non riusciamo a sentire o capire gli altri. L’ascolto empatico è al centro delle relazioni e della comprensione e, poiché questo tipo di ascolto attivo è il fondamento di una buona comunicazione, dovrebbe diventare un’abitudine. Non fa differenza se siete d’accordo o meno con quello che state ascoltando. Quando ascoltate con un orecchio aperto è normale che sentite un punto di vista differente, ma potreste anche imparare qualcosa di nuovo. Se siete pazienti e liberi da preconcetti, potreste scoprire che chi parla possiede dei punti validi, interessanti, piacevoli. Anche se non ne condividete il contenuto, potreste scoprire che capire come si sentono gli altri è più essenziale e vantaggioso. OGNUNO DI NOI È UN RIFLESSO DI CIÒ CHE SIAMO! Praticare un ascolto empatico nella vita di tutti i giorni migliora la nostra esistenza e quella di coloro che sono intorno a noi. Ciò fa sì che il modo di rapportarsi agli altri permette di instaurare con maggiore facilità buone relazioni sociali, sviluppando anche quella capacità di sapersi muovere bene negli ambienti e nelle situazioni con la finalità di riuscire a trarne beneficio. Ma si sa ascoltare non è semplice, poiché richiede attenzione, concentrazione, capacità di afferrare il senso della comunicazione anche quando l’interlocutore non si esprime nel migliore dei modi. Ascolto attivo ed empatia sono i segreti di una comunicazione efficace, ci aiutano a comprendere profondamente tute le connessioni, le relazioni circolari e qual è il nostro ruolo in ciò che sta accadendo, migliorando anche le relazioni professionali.

Empatia perché è importante anche al lavoro

Un clima di collaborazione positivo sul posto di lavoro è un aspetto fondamentale per la soddisfazione lavorativa-professionale in quanto contribuisce a generare un senso di appartenenza, migliora i rapporti all’interno del team, fornisce la giusta motivazione, aumenta la produttività. In molti casi, malgrado ciò, il clima che si respira all’interno dell’ufficio o del team di lavoro è ben diverso e risulta difficile immaginare uno scenario in cui tutti lavorano in armonia verso un obiettivo comune. Quello che manca, in questi casi, è quella particolare capacità quale motore di fiducia essenziale per promuovere un clima aziendale positivo: l’empatia. Sul lavoro essere empatici vuol dire approcciarsi agli altri (colleghi, clienti, superiori) in modo onesto e comprensivo, aperti all’ascolto e al dialogo. Praticare l’empatia significa dedicare del tempo ad informarsi sullo stato d’animo di chi si ha intorno, suoi obiettivi personali, professionali, idee, opinioni. IN QUESTO MODO È POSSIBILE FACILITARE LA COMUNICAZIONE. Comprendere lo stress nell’ambiente professionale è essenziale per coltivare una cultura di benessere e produttività. Per costruire relazioni di supporto efficaci è fondamentale investire nella creazione di un ambiente di lavoro inclusivo a accogliente, dove le differenze vengono valorizzate e rispettate. Ciò comporta alla promozione di una cultura di apertura e collaborazione, creando un ambiente in cui tutti si sentono ascoltati e sostenuti, dove le relazioni di supporto fioriscono in modo naturale. In tutto questo il grande potere dell’empatia offre un supporto più che ottimale. Mostrare gentilezza e interesse incoraggia tutti ad essere motivati nell’intraprendere un ascolto attivo e ad essere più empatici. Se ci si nega tale possibilità si diventa freddi, distaccati, rigidi e non si instaura una relazione produttiva basata sul rispetto.

La morte dell’empatia umana è uno dei primi e più rivelatori segni di una cultura sull’orlo della barbarie” (Hannah Arendt).

Siate operosi di progetti immaginativi, coltivate il sentimento di partecipazione all’esperienza, alle affezioni altrui, e demolite il luogo comune dell’egoismo per ricostruire la sensibilità e le emozioni del vostro io con le ragioni del noi.

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