Chi non è contento quando tira fuori un’idea brillante? Se osserviamo il linguaggio del corpo di qualcuno che ha appena concepito una nuova idea è possibile notare l’entusiasmo, l’eccitazione e l’energia. Difficile sentirsi indifferenti quando si ha appena formulato un’idea utile, qualcosa a cui non avevamo pensato prima. Ognuno di noi ha un lato creativo che può convivere benissimo anche con un carattere pratico e concreto. Essere creativi non significa vivere una realtà parallela, ma coltivare e sviluppare il lato emotivo che è in noi tramite un’attività che ci appassiona e che permette di trascorrere piacevolmente del tempo da soli, o in compagnia, lasciando un po’ da parte i problemi quotidiani. Fate un regalo a voi stessi e permettete di concentrarvi su qualcosa di emozionante che vi rilassa, vi gratifica; fate emergere il vostro lato estroverso, creativo, in poche parole liberate la vostra fantasia e smorzerete le tensioni quotidiane liberandovene in modo discreto. Per esprimersi la creatività segue un suo percorso, una sua strategia che nelle linee fondamentali è quella del processo di conoscenza o, più operativamente, di apprendimento. Quest’ultimo sfrutta diversi livelli di capacità mentale che vanno dalla semplice imitazione all’innovazione vera e propria. Con la diffusione su larga scala, anche nella vita quotidiana, di un aggettivo come “creativo”, influenzato nel suo impiego più contagioso dall’inglese “creative” che ne enfatizza gli aspetti legati alla produzione e inventiva, la creatività può applicare le materie più disparate ed essere, in fondo, alla portata di tutti. Nella sua accessibilità la creatività si risolve in una serie di competenze, in un saper fare relativo alla produzione del nuovo, che va allenato per conseguire risultati competitivi. Questa competenza è sempre più richiesta in settori come quello tecnologico, della comunicazione, al creative writer, o al web designer, ecc.
LA CREATIVITÀ: GRANDE SCOMMESSA PER IL FUTURO
La creatività è una prerogativa non di pochi che coinvolge artisti, scienziati, ed a livello potenziale, tutti gli esseri umani creativi. Tanto per usare questa bella espressione di Goleman “Lo spirito creativo non è da ricercare al di fuori della persona, ma dentro se stessi”. Se state cercando lo spirito creativo fuori da voi stessi, state guardando nella direzione sbagliata perché i vostri risultati sono l’espressione autentica di ciò che ciascuno è dentro di sé. Lo spirito creativo non è qualcosa che esiste all’esterno o è privilegio di pochi (ad esempio i creativi per eccellenza), ma è di tutti, è alla portata di chiunque si spinga a provare a migliorare se stesso. È di fatti nella cuoca che elabora una nuova ricetta, come nella persona che inventa soluzioni innovative rispetto a quelle consolidate, insomma è qualcosa di vitale che si esprime quando si è in condizioni di grazia, più rilassati e quindi anche più produttivi. Di questo c’è bisogno in una società che vuole essere al passo con i tempi e si rinnova costantemente. Occorre tuttavia avere una conoscenza puntuale della creatività, perché la si possa riconoscere e se ne possa facilitare l’espressione. Per questo possono essere indicati alcuni stadi che aiutano a definire il momento creativo. Primo fra tutti vige quello della preparazione, perché nulla si dà al caso né per folgorazione. Al momento della scoperta creativa si giunge attraverso una diligente attività di osservazione, di raccolta dei dati, di slanci immaginativi e fantastici che servono a legittimare responsabilità e sacrificio. Ciò farà giungere alla produzione creativa che sarà riconosciuta tale solo a compimento del progetto. Ha detto Mark Twain che “l’uomo con un’idea nuova è un matto finché la sua idea non ha successo”. Questo si traduce in quello stadio della frustrazione che, contrassegnato da lunghe ore di travaglio, incita alla fuoriuscita del grande balzo in avanti, sempre che l’individuo non abbandoni il campo e sia costante nel saper guidare l’illuminazione che precede la scoperta e traduce l’intuizione in dato reale.
LA CREATIVITÀ OFFRE AGLI ALTRI UNA PROSPETTIVA DIVERSA PER GUARDARE IL MONDO
Così come la creatività comporta andare dove nessun altro è mai andato prima, l’innovazione comporta una forma di violazione delle regole. Innovazione e creatività sono importanti quando si esplora qualcosa di sconosciuto. I nostri antenati, ad esempio, devono aver affrontato questa sfida di continuo, mentre migravano verso nuovi climi e popolavano il pianeta. Le parti più creative e innovative della nostra mente se sapientemente coinvolte possono far emergere piani d’azione che possono contrastare con successo diversi condizionamenti autolimitativi.
Ma per creare ed innovare è necessario essere esperti, competenti del settore? Probabilmente non è necessario né sufficiente, forse utile ma dipende da ruoli e condizioni. In alcune situazioni l’ignoranza e la volontà di non avventurarsi fuori dalla zona di comfort sono elementi critici per l’innovazione radicale. Spesso scienziati e imprenditori avviano il processo di innovazione partendo dalla competenza e conoscenza. Altri tuttavia sono guidati dalla forza dell’ignoranza che spesso equivale ad un’apertura mentale completa e ad una bassa percezione del rischio che genera in automatico l’autorizzazione a tentare. Ma apparire innovativi non significa essere innovativi. Oggi essere innovativi non è un modo di apparire, ma un modo di essere. Essere innovativi significa aprirsi, ascoltare. L’innovazione permette all’idea creativa di divenire “sostanza”, per poter essere condivisa attraverso la diffusione. L’innovazione è dunque il processo sociale attraverso cui un’invenzione o un’idea creativa vengono adottate attraverso la comunicazione e la collaborazione. È questo il momento in cui l’idea iniziale ha una ricaduta sociale e contribuisce al progresso dell’umanità. L’innovazione è un atto puntuale che rimane legato all’unicità del suo contesto d’origine, che riguarda un processo, un prodotto (bene o servizio) che garantisce risultati e benefici migliori, apportando quindi un progresso sociale. L’innovazione non è limitata all’ambito tecnico, ma è presente in ogni settore, anche se viene spesso legata alla tecnologia sotto forma di progresso tecnico e al mercato economico. Infatti, sensibilità e attenzione all’innovazione sono la chiave della competitività. L’innovazione in tale ambito è anche una spinta al consumo e quindi alla domanda di beni in grado di stimolare la crescita economica all’interno di un’economia di mercato. L’innovazione ha cambiato il modo in cui la gente viaggia, mangia, dorme, si muove all’interno della città, acquista, paga, si diverte, ascolta la musica, fa sport. Non c’è ambito o ambiente che non è stato o sarà interessato dall’innovazione di prodotto, processo e approccio. Essa è un’opportunità che però bisogna saper cogliere e per farlo bisogna pensare, progettare, agire in modo nuovo, come una scommessa da giocare per vincere in un’epoca di rinnovata fiducia nelle potenzialità dell’uomo e nei suoi disegni di costruzione.
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